L’82-66 dei greci sui madrileni di Ettore Messina inaugura l’edizione 2010-11 della massima competizione continentale. Il Barcellona campione in carica ancora favorito con l’aggiunta di Perovic. Siena deve ricostruire, Milano e Roma devono dire se possono stare ad alti livelli
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- Olympiacos vittorioso all’esordio
L’Eurolega 2010/11 comincia con la vittoria dell’Olympiacos sul Real Madrid, in una solida prestazione della formazione di Ivkovic che manda un messaggio da subito alle rivali europee. Dopo un buon inizio madrileno (10-13) firmato da 4 punti di Sergio Rodriguez, una delle più prestigiose facce nuove di questa stagione, gli ospiti hanno anche provato a prendere il controllo della situazione, muovendo bene la palla e mettendo a segno un parziale di 9-0 chiuso da 5 punti consecutivi del centro spagnolo Felipe Reyes(19-28). I greci reagiscono con un controparziale di 11-0 con una prestazione dominante nella prima metà di gara di Ioannis Bouroussis, autore di 12 punti nei primi 11 minuti della sua partita. Con il suo impulso i padroni di casa riescono a tornare in vantaggio all’intervallo (36-35). I biancorossi cercano di imporsi anche dentro l’area e vanno spesso da Nesterovic, che ripaga segnando 6 punti rapidamente al rientro dagli spogliatoio e conduce la sua squadra fino al momentaneo massimo vantaggio (51-42), ma gli uomini di Messina reagiscono con la zona e con un paio di triple di Carlos Suarez rientrano fino a -1 (57-56). Qui, però, si fermano i sogni di colpaccio del Real: l’Olympiacos piazza un devastante parziale di 15-0, con in mezzo la tripla da metà campo di Marko Keselj in chiusura di terzo periodo (62-56), e chiuso da un’altra tripla, quella di Milos Teodosic, che ha dato ai suoi il massimo vantaggio sul 72-56 a 7 minuti e mezzo dal termine, rendendo gli ultimi minuti del match una formalità.
Pireo: Spanoulis e Bouroussis 16, Teodosic 15, Nesterovic 11
Madrid: Llull 18, Suarez 12, Tomic 10.
Favoriti — Il Barcellona, ancora una volta. All’impianto dell’anno scorso la squadra di coach Pascual ha aggiunto un centro come Perovic, che potrà dare ancora più tecnica spalle a canestro, e al momento sembrano poche le possibilità per gli avversari di contrastare i blaugrana. Per loro i principali pericoli vengono da Atene: il Panathinaikos ha vinto nel 2007, ha fallito nel 2008 mancando le Final Four, ha rivinto nel 2009 e nel 2010 non ha fatto i playoff. Vedremo se la legge dell’alternanza sarà rispettata. Certo, senza Spanoulis, Pekovic e Jasikevicius, stelle di prima grandezza, ma con Maric, rivelazione dell’anno scorso, Vougioukas e l’ex senese Romain Sato che promettono di rinforzare i verdi. E l’Olympiacos, con il trio dietro Spanoulis- Papaloukas-Teodosic e il ritorno in Europa di Nesterovic promette battaglia.
Italians — Poi ci sono le italiane. E gli italiani: Ettore Messina e il suo Real Madrid, Sergio Scariolo e il suo Khimki. Entrambi alla ricerca di un risultato che possa servire da riscatto al massimo livello continentale. Entrambi vogliono tornare al top, e con due vecchie conoscenze del nostro campionato come Tucker (Real) e Langford (insieme ad Eze nel Khimki) come punte di diamante. E le nostre? Siena, Milano e Roma hanno profondità e soprattutto le ultime due anche molta fisicità: ma mentre i campioni d’Italia dovranno vincere ricostruendo con 4/5 del quintetto rinnovati, Milano e Roma dovranno dirci se a questo livello ci vogliono stare, oppure se collezionare rimpianti. Le prime risposte le avremo da mercoledì, con Roma impegnata in casa contro i tedeschi del Bamberg, mentre giovedì i milanesi vanno a casa del Cska del mago Vujosevic e Siena ha il compito più facile, con i francesi dello Cholet.
tratto da Gazzetta.it