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Milano cade nel finale Roma piega il Charleroi

Eurolega, 7° turno: l’Armani Jeans, pur in emergenza, rimonta e arriva anche a +9 a Lubiana, ma deve arrendersi 82-75 agli sloveni. La Lottomatica batte i belgi e ipoteca le Top 16

Una schiacciata di Niccolò Melli, tra i migliori di Milano. Ciam/Cast
Una schiacciata di Niccolò Melli, tra i migliori di Milano

Serata agrodolce per le italiane in Eurolega. Nelle partite del settimo turno cade a Lubiana l’Armani Jeans 82-75: a lungo sotto, Milano (in emergenza infortunati) va avanti anche di 9 nel quartoquarto, salvo crollare nel finale, come all’andata. La Lottomatica Roma, invece, batte 95-83 lo Charleroi con un Washington da 27 punti e ipoteca le Top 16.

Olimpija Lubiana-Armani Jeans Milano 82-75

L’Armani Jeans in Slovenia getta alle ortiche una partita che con carattere aveva ripreso per i capelli e si fa sorpassare nel finale, mettendo a rischio il passaggio alle Top 16. Sconfitta che fa il paio con quella di domenica a Montegranaro in campionato. I segnali confortanti però non sono mancati, tra queste le tre M: Mancinelli, Melli, Mordente, come le attenuanti per le assenze di Pecherov, Maciulis e Petravicius. Lubiana invece mantiene l’imbattibilità casalinga e resta in vetta. Inizio stentato per i ragazzi di Bucchi, che subiscono la sfuriata dei padroni di casa e vanno sotto, pesantemente. Con i biancorossi in vantaggio 5 a 4 al 4’, Lubiana impone un break di 14-0 , e i meneghini che stanno a guardare. Kenny Gregory, ex Pavia, è scatenato e a quel punto (il 9’) ha già 8 punti personali all’attivo. Nella seconda frazione l’Armani sembra imbarcare altra acqua (30-17 al 13’) ma torna a far vedere buone cose, evita la capitolazione, anche grazie al tiro pesante del panchinaro Mike Nardi che ferma la caduta libera.
Gli ospiti si riaccendono trascinati da Finley e dal solito monumentale Rocca a rimbalzo. Il play crivella il canestro avversario: al 19’ la sua tripla ufficializza che Milano non si è arresa (37-30), anche se Salin dall’arco frena facili entusiasmi. Strigliati da Bucchi nell’intervallo, i lombardi cambiano maschera, questa volta i parzialone è targato AJ e con un 13-0 i milanesi rimettono incredibilmente il naso avanti (46-47 al 26’), con i tre punti di un redivivo Mancinelli. Ora è un’Armani a trazione italiana, con il fattore M (Mordente e Melli sugli scudi, oltre a Mancinelli) a sospingerla addirittura sul più 6 (51-57 al 30’). I ragazzi italiani non si fermano più, Melli imbuca dai 6,75 per il 60 a 69 al 36’ nell’infuocato finale, in una serata in cui ha segnato più che nelle predenti sei gare di Eurolega (aveva totalizzato 12 punti). Lubiana non molla e imbuca due tiri pesanti, anzi pesantissimi, a firma Jagodnik e Markota, proprio nello sprint finale, rimettendo le mani sul match (74-71), in maniera definitiva.

Lubiana: Gregory 17, Jagodnik 15, Ilievski 14.
Milano: Finley 16, Hawkins 14, Melli 13.

L'esultanza di Nihad Djedovic. Lapresse
L’esultanza di Nihad Djedovic

Lottomatica Roma-Charleroi 95-83

Quaranta lunghi minuti, trenta dei quali vissuti lungo la sottile linea che segna il bianco (un futuro in Eurolega) dal nero (l’eliminazione). Una gara iniziata con la paura che ti blocca la mani e le braccia, perché ti rendi conto che se perdi sei fuori. E cosi Roma e Charleroi si marcano a vicenda, tentano la fuga ma si riprendono, vivono lunghi tratti gomito a gomito. Poi, nel terzo quarto, lo strappo che consegna gioco e partita alla Virtus Roma di Nihad Djedovic e di Darius Washington. Sono loro a decidere la gara e a consegnare ai padroni di casa una vittoria che sa tanto di Top16.
Mentre fuori il Palalottomatica la Capitale è sotto un nubifragio, sul parquet si presenta una Virtus Roma molto contratta e nervosa. Dedovic e Datome sono bravi a mandare Roma avanti di qualche canestro, tenendo la squadra sempre in vantaggio, ma l’impressione è che molto influisca l’iniziale bassa percentuale al tiro dei belgi. E infatti, non appena lo Spirou si rende conto dell’atteggiamento dei padroni di casa, e osa di più, assesta un 11-2 di parziale che chiude il primo quarto sul 22-24 per gli ospiti. Il Charleroi nel secondo quarto condanna Roma ad inseguire sempre nel punteggio, mentre tra i giallorossi si vive sempre di sporadiche folate. Il gioco fatica ad ingranare, mentre lo Spirou sia in attacco che in difesa sembra giocare a memoria. Roma è probabilmente frenata più dalla paura di perdere che da limiti strutturali e alla pausa lunga si arriva sul -4, con i belgi avanti 45-41.
Non appena Washington e compagni hanno la forza di scrollarsi di dosso tormenti e ossessioni, la squadra romana inizia pian piano a risalire in convinzione e punteggio. Toure si fa sentire sotto canestro, si sveglia Charlie Smith che firma sette punti di fila, dando il verde alla tripla di Dasic che rimanda Roma avanti di 8 sul 64-56. La difesa di Roma si chiude e la squadra parte forte in contropiede, guidata finalmente da un buon Darius Washington che dalla pausa lunga in poi gioca e orchestra in maniera perfetta, cancellando i passaggi a vuoto dei primi due quarti. Nell’ultimo periodo, Roma allunga sino al 90-76. Heytvelt e Djedovic chiudono bene gli scemi in attacco, e a quel punto, passata la paura, tutto viene più facile. Alla fine Roma vince 95-83. Fuori il Palalottomatica piove ancora forte, ma per la Virtus è un dolce tintinnio.

Roma: Washington 27, Djedovic 16, Traorè 12.
Charleroi: Gomis 19, Greene 13, Wright 11.

tratto da Gazzetta.it

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Eurolega, Siena passa Colpo Roma a Charleroi

Italiane a punteggio pieno dopo due turni: la Montepaschi, s’impone a Vilnius 75-79, nel finale punto a punto decisivi i recuperi e i liberi di Moss. In Belgio la Lottomatica si distende nelle battute finali e approfitta della sconfitta incassata dall’Olympiacos

Torna l’Eurolega e tornano gli impegni europei delle squadre italiane. Per la seconda giornata, oggi in campo Siena, vittoriosa a Vilnius, e Roma, che passa a Charleroi. Chiude il programma domani Armani Milano-Olimpia Lubiana.

Lester McCalebb, 25 anni. Ciam/Cast
Lester McCalebb, 25 anni

L. Rytas Vilnius–Montepaschi Siena 75-79

La prima trasferta europea della nuova Montepaschi è un punto a punto che premia Siena sul filo di lana. Rimesso in piedi un match che aveva evidenziato alcune difficoltà in avvio, i toscani hanno faticato a concretizzare la superiorità acquisita (e agevolata dal 2/16 da tre del Lietuvos) prima per la cattiva gestione dei falli di Rakovic, poi per un lungo digiuno nel quarto periodo, infine per alcune perse di Kaukenas ed errori dalla lunetta di Lavrinovic, senza cui poteva chiudere la gara molto prima. Siena patisce in avvio: non solo da palla persa ma anche sugli errori di Kaukenas, accentratore ma impreciso al ritorno nella sua Vilnius, la Montepaschi lascia il contropiede al Lietuvos. A metà campo invece, sui giochi a due Rakovic lascia sempre troppo spazio al 18enne Valanciunas, che segna 9 dei primi 13 punti casalinghi. Nelle situazioni intermedie, in transizione, Bajramovic approfitta dell’assenza di un intimidatore per attaccare l’area senese e chiudere in proprio o creare per gli altri. Con questi ingredienti i lituani scappano 19-11 all’8’30” e 25-15 al 12′. Siena risponde con un 7-0 immediato (25-22) in cui ci sono i primi punti di un Moss molto intraprendente e di un Ress importante in difesa e con le triple: due sono sue nel 4/5 da tre nel secondo quarto con qui la Montepaschi riapre la partita, pareggiandola sul 37 pari prima del riposo quando arriva anche l’energia di McCalebb. Rakovic giganteggia in avvio di terzo quarto ma al 24′ ha già quattro falli. Quando però si sblocca Kaukenas, costruisce per sé e per gli altri i canestri per l’allungo 56-60 a fine terzo quarto e 61-66 al 33′. Quasi quattro minuti a digiuno impediscono di chiudere la partita a Siena, che resta però sempre avanti: i recuperi di Moss pareggiano le perse di Kaukenas, le ridà ossigeno McCalebb (69-73 al 38′). Ma il 2/8 globale dalla lunetta di Lavrinovic rovina la gestione finale ed espone alla tripla del 74-75 a 10” dalla fine. A tre secondi e mezzo dal termine El Amin è in lunetta sul -3: dentro il primo, sul secondo sbagliato il rimbalzo è di Moss, che chiude i giochi con due tiri liberi.

Vilnius: Bjelica 18, Bajramovic 14, Valanciunas e El Amin 11
Siena: Kaukenas 16, McCalebb 14, Lavrinovic 13, Rakovic e Moss 10

Datome e Crosariol in azione a Charleroi. Ansa
Dasic e Crosariol in azione a Charleroi

Spirou Charleroi- Virtus Roma 55-64

Roma a Charleroi si distende nelle battute conclusive e passa con uno scarto generoso, rispetto a quello che si è visto. Contro i belgi (si fa per dire: 7 americani ed un portoricano nel roster), la formazione di Boniciolli non è sempre bella ma conta restare a punteggio pieno in Eurolega, anche alla luce del capitombolo dell’Olympiacos. I padroni di casa ripetono la partenza-razzo della settimana scorsa a Malaga (allora iniziarono 20 a 3) e mettono in brividi agli spaesati capitolini, al 6’ il tabellone segna 14-6. Più del punteggio, preoccupa l’atteggiamento della Virtus che getta palloni al vento ed ha poche idee in attacco. Riaffiorano i fantasmi del primo tempo di domenica a Pesaro. Washington è l’unico a tener botta ed in avvio di secondo quarto propizia il riallineamento al 14’ (21 pari), per l’americano sono 11 le segnature personali. Roma paradossalmente si ricorda di aver i 210 centimetri di Crosariol quando la “banda bassotti” fa esordire Daniel Santiago, ex di turno. Spirou in attacco disorientato ed irriconoscibile, in 7’ infila solo 2 punti. Roma sbanda di nuovo quando sembra aver invertito la rotta e con la decima palla persa spiana la strada ad un break locale di 8-0 che consente allo Charleroi dell’italiano Giovanni Bozzi di rimettere avanti il naso: 29-25 con la fiamma di Riddick. Nella ripresa Roma sembra in controllo ma non capitalizza e va a più 7 al 26’ (33-40) perché la difesa ha messo il limitatore di velocità ai belgi. E’ l’attacco però che si inceppa (pari 43 al 19’ ) e solo il risveglio di Smith, con una tripla, a consentire di chiudere il tempo avanti 46 a 43. La firma di Crosariol, che imbuca anche da fuori, sul parziale di 8 a 0 che spedisce i romani a più 6 (48-54) e spiana il successo degli ospiti in un finale in controllo.

Charleroi: Mallet 14, Hill 8, Greene 8
Roma: Washington 20, Crosariol 16, Dasic 7

tratto da Gazzetta.it

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