Sta per prender il via il campionato di B dilettanti che vedrà il Pordenone impegnato in questa nuova avventura dove dovrà recitare il ruolo di matricola. Tra volti nuovi e addii dolorosi, la nuova società Pienne si appresta ad ultimare la preparazione in vista dell’esordio di domenica 26 contro Caorle. Proprio i veneti sono stati gli artefici della prima sconfitta “importante” per Cipolla e soci nel primo turno di Coppa Italia (56 a 60).
Abbiamo incontrato Janez Drvaric, il coach che attraverso la sua guida ha portato i suoi ragazzi alla promozione, confessandoci entusiasmo ma anche preoccupazione per il campionato che sta per cominciare.
Coach Drvaric, qual è il suo bilancio dopo questa sconfitta contro Caorle? «Abbastanza positivo, abbiamo perso di 4 subendo due infortuni, quello di Gonzo a inizio partita e di Ogrisek. Questo ci ha condizionato molto perché abbiamo solo 3 lunghi e senza loro due ha dovuto giocare da solo Somvi. Però devo dire che nel terzo quarto la squadra ha avuto una bella reazione, abbiamo giocato molto bene concedendo solo 8 punti agli avversari. Anche in attacco abbiamo avuto delle alte percentuali al tiro. Questo mi da fiducia ed entusiasmo tranne per il fatto che sotto canestro ci manca un lungo e quindi siamo deboli»
Senza una altro pivot puro oltre a Ogrisek (Somvi e Gonzo sono più propensi alla posizione numero 4 ndr) è dura affrontare un campionato di B? «Certamente. Anche perché si possono avere problemi di infortuni durante l’anno e anche problemi di falli perché durante le partite gli avversari cercano sempre di attaccarci molto sotto canestro perché hanno capito che è il nostro punto debole. Ora vediamo se la società riuscirà a trovare qualcuno in extremi»
In generale che giudizio da al mercato estivo della società, soprattutto con la perdita di Piazza e Bozzetto? «Gli addii di Andrea e Davide pesano. Sono giovani, ambiziosi, con un grande talento, e di fronte ad un’offerta di una A dilettanti non hanno saputo resistere, e bisogna capirli. Abbiamo perso tanto ma Fanchini che sarà il play titolare è molto bravo, nel reparto guardie siamo più forti dell’anno scorso con l’acquisto di Cossa che è un’ala con tanti punti nelle mani o ottimo tiratore. Però sotto canestro siamo più deboli perché non siamo riusciti ancora a sostituire Bozzetto»
Come vede la sua squadra rispetto alle altre del girone? «Ora come
ora non saprei dire. Siamo nuovi di questo campionato e abbiamo solo affrontato in amichevole Bassano, Monfalcone e Corno che per ora ci sono superiori. Noi vogliamo rimanere in B chiaramente, retrocedono quattro squadre quindi sarà una battaglia, ma il nostro obiettivo è la A dilettanti in 3 anni quindi non possiamo retrocedere subito»
Quale sarà il ruolo dei giovani quest’anno? «I 3 ragazzi che sono inseriti nei 10 titolari (Muner classe ‘90, Somvi classe ’89 e Galli classe ‘92) avranno spazio, potranno migliorare molto e daranno un buon contributo durante campionato»
Alessandro Mecchia
articolo tratto da “Il Popolo” del 19 settembre 2010