Bargnani-record tocca i 30 Vincono Hornets e Knicks

Italiani in giornata di grazia: il Mago realizza il suo primato stagionale e trascina i Raptors al successo (94-86) sul campo di Philadelphia. Belinelli (17 punti) è decisivo nella vittoria di New Orleans contro Dallas (99-97). New York ringrazia il miglior Gallinari della stagione (27) e supera i Kings 113-106

Bargnani al tiro contro Philadelphia. Reuters
Bargnani al tiro contro Philadelphia

Con il record stagionale di 30 punti realizzati Andrea Bargnani riscatta subito la prestazione opaca di Washington trascinando i Raptors al successo (86-94) sul campo di Philadelphia, fanalino di coda della Eastern Conference con solo 2 vittorie. Toronto conquista la terza vittoria su dodici gare e deve ringraziare soprattutto Bargnani e Weems, i due attori principali del primo tempo che permettono ai Raptors di avere solo un punto da recuperare a metà gara. I Sixers non hanno risposte contro il Mago che in attacco parte aggressivo (sono suoi 9 dei primi 12 punti di Toronto) andando a schiacciare in testa a Spencer Hawes e continuando a infilare la retina fino a raggiungere 18 punti con 7/11 dal campo e 3/4 ai liberi dopo i primi due quarti. I big men di Philly non hanno risposte contro un Bargnani così in ritmo. Hawes accumula falli su falli contro il Mago ed Elton Brand gli concede invece troppo spazio che il Mago sfrutta tirando senza pensarci due volte. Weems contribuisce con 15 punti e 6/10 al tiro, ma dietro a loro l’attacco dei Raptors produce poco. In un primo tempo equilibrato Philadelphia risponde con i punti di Elton Brand e Jrue Holiday, come al solito una guardia veloce che approfitta delle deficienze difensive dei piccoli di Toronto e degli aiuti poco efficaci dei lunghi. È una sfida destinata a restare in bilico fino alla fine e anche nel secondo tempo nessuna squadra riesce a prevalere. Bargnani provoca subito il terzo fallo di Hawes all’inizio del terzo quarto (e converte 2/2 dalla lunetta), poi stranamente rinuncia a un tiro comodo. I Sixers vanno a +6 con 8-0 di parziale, ma Bargnani ricomincia a martellare segnando in arresto e tiro. Toronto cerca ritmo in attacco con buone iniziative di Weems e Jack, che era stato nullo nel primo tempo. Gli arbitri intanto puniscono i blocchi illegali dei Raptors (Evans e Bargnani).

mago decisivo — Bargnani segna un altro bel canestro e arriva a 24 punti prima di andare in panchina a tirare il fiato con un paio di minuti da giocare nel terzo quarto. Lo spettacolo offerto dalle due squadre è scadente, e tra un errore e l’altro i Raptors indovinano 6 punti consecutivi all’inizio del quarto periodo con cui scavano un mini-solco di 4 lunghezze. In attesa che rientri sul parquet il Mago, Jarrett Jack si prende troppi tiri con scarsi risultati. Philly torna in testa, ma Andersen infila punti preziosi trovando la mattonella giusta in post alto. Bargnani ritorna per gli ultimi 8 minuti di gara con Toronto a -1. Fare canestro è difficile per tutti, ma non soprende viste le forzature da entrambe le parti. Finalmente un passaggio di Kleiza a Bargnani in ottima posizione in area è concluso da una schiacciata dell’italiano (80-81). Bargnani ci prova spalle a canestro e incappa in un raro errore. Quindi decide di andare fino in fondo e appoggia al tabellone per un nuovo pareggio (85-85). I Sixers sorprendono Toronto con un buon lavoro nei rimbalzi offensivi, ma non riescono a finalizzare e sprecano ogni occasione in attacco. I Raptors invece affidano il pallone nelle mani del Mago che non tradisce e segna altri due punti per il +2 a 2’20” dalla fine. Quando non può Bargnani ci pensa Sonny Weems a togliere le castagne dal fuoco. L’emergente ala dei Raptors conclude in layup e poi aggiunge un tiro libero per il 90-86 a 49” dal termine. Toronto vince perché nel finale non si scompone in attacco e difende bene, mente i Sixers non ne combinano una giusta restando senza canestri in azione negli ultimi 3 minuti e mezzo e sentendo la mancanza della loro stella Iguodala. Alla fine non andranno al di là di un misero 37% al tiro. Prima dei 30 punti rifilati ai Sixers Bargnani aveva messo a segno 28 punti nella trasferta di Sacramento. I 25 punti di Weems sono invece il suo career high. Toronto conclude con un buon 2-2 la trasferta di quattro gare e si appresta a giocare sette delle prossime otto partite in casa.

Toronto: BARGNANI 30 punti (11/15 da 2, 1/3 da 3, 5/6 tl), 7 rimbalzi, 1 assist, 3 palle perse, 1 stoppata e 3 falli in 37’. Weems 25 (10/18), Calderon 12. Rimbalzi: Evans 14. Assist: Calderon 8.
Philadelphia: Brand 27 (9/19), Holiday 17, Turner 11. Rimbalzi: Turner 12. Assist: Holiday 7.

Marco Belinelli contro Jason Kidd. Ansa
Marco Belinelli contro Jason Kidd

New Orleans-Dallas 99-97

Dopo aver inflitto agli Hornets la loro prima sconfitta della stagione, i Mavericks si devono inchinare in Louisiana. New Orleans si prende la rivincita grazie anche all’ottima prestazione di un sempre più sicuro Marco Belinelli. Dallas ci mette pochissimo a prendere confidenza nella Big Easy e domina i primi minuti del match. Jason Kidd e DeShawn Stevenson dalla lunga distanza fanno male, la compagine texana va avanti 12-2. Gli Hornets così, per la prima volta in questo campionato, devono registrare un passivo in doppia cifra, una statistica che la dice lunga sull’inizio di campionato della truppa di Monty Williams. Ci pensa Marco Belinelli con una tripla a riavvicinare Dallas che però continua a produrre. In attacco New Orleans fatica contro l’attenta difesa di Dallas. Beli così è costretto a forzare dal perimetro, ma la sua difficile conclusione trova la retina. Emeka Okafor mostra muscoli sotto canestro, gli Hornets si avvicinano ma a fine primo quarto sono sotto 31-23. Willie Green, subentrato a Belinelli, apre il secondo periodo firmando sette punti consecutivi. Trova la retina anche Peja Stojakovic ma i Mavericks tengono in mano il pallino del gioco e con i canestri di Dirk Nowitzki e Jason Terry, restano saldamente davanti. Il bolognese dal perimetro, prima del riposo, trova un altro bel canestro, Dallas comunque senza grandi difficoltà va al riposo avanti di 10 lunghezze (52-42), con il match saldamente nelle proprie mani.

ripresa — Nella ripresa però l’intensità difensiva degli Hornets sale in modo esponenziale. Dallas perde il bandolo della matassa e commette turnover evitabili, Paul e Okafor puniscono gli errori degli ospiti, spingendo New Orleans al parziale di 11-3 che la riporta sotto. La difesa fisica di Belinelli infastidisce non poco Kidd che perde lucidità. Il bolognese poi si guadagna gli applausi del pubblico con una tripla da distanza siderale che porta avanti (58-57) i padroni di casa. Dallas è sotto choc, New Orleans continua a correre e prende possesso del match con un parziale di 13-0. Le conclusioni comode in attacco di Dallas del primo tempo sono uno sbiadito ricordo, la difesa della truppa di coach Williams nel terzo quarto, infatti, diventa asfissiante. New Orleans così arriva al +10. Nel finale di frazione i Mavs provano a limitare i danni ma chiudono il terzo quarto sotto 75-69. Nowitzki cerca di riprendere gli Hornets all’inizio dell’ultimo periodo ma i padroni di casa rispondono alle giocate del tedesco. Belinelli trova un canestro dal perimetro, Dallas però insiste e con la tripla di Terry torna davanti a 3’38’’ dalla fine. New Orleans non si scompone. Prima West, poi un super Belinelli dalla lunga distanza spingono gli Hornets che mettono la freccia e piazzano il sorpasso. New Orleans riesce a rimanere avanti di due lunghezze fino ai secondi finali ma ha bisogno dell’eccellente difesa di Belinelli su Nowitzki per evitare il pareggio a 13’’ dalla sirena. L’azzurro cattura anche un importante rimbalzo, Dallas poi manda in lunetta un affidabilissimo Stojakovic che però realizza soltanto un libero su due. Nowitzki a otto secondi dalla fine riporta gli ospiti al -1 e sul capovolgimento di fronte una sciagurata palla persa da Ariza regala ai Mavs l’opportunità di vincere il match. Dirk Nowitzki però pretende troppo dal suo dribbling e si fa soffiare il pallone da West, gli Hornets tirano un sospiro di sollievo e portano a casa un successo meritato.

New Orleans: BELINELLI: 17 (3/6 da due, 3/4 da tre, 2/3 ai liberi), 4 rimbalzi, 1 assist, 1 recupero in 32’. Paul 20 (6/11, 2/2), West 17. Rimbalzi: Okafor 10. Assist: Paul 11
Dallas: Nowitzki 29 (11/18, 0/1), Terry 16. Rimbalzi: Nowitzki 9. Assist: Kidd 8.

Gallinari contro i Kings ha realizzato 27 punti. Ap
Gallinari contro i Kings ha realizzato 27 punti

Sacramento-New York 106-113

I Knicks tornano finalmente al successo ma devono faticare parecchio per avere ragione dei deludenti Kings. La truppa di Mike D’Antoni ringrazia il miglior Danilo Gallinari della stagione. L’azzurro gioca con grande intensità, attacca il canestro con frequenza e viene ripagato da diversi fischi arbitrali. Il Gallo così mette a referto ben 27 punti, tirando solamente otto volte dal campo. La compagine newyorchese pero’ inizia nel peggiore dei modi. La squadra reduce da sei sconfitte consecutive, infatti, fa arrabbiare Mike D’Antoni nel primo quarto. I Knicks non riescono a limitare DeMarcus Cousins e in attacco fanno troppa confusione. Gli ospiti così vanno sotto anche di 15 lunghezze e chiudono la frazione con il fiatone, facendo presagire una serata lunghissima per lo staff tecnico. Nel secondo periodo però il match cambia radicalmente. Stoudemire e compagni decidono di difendere come si deve, Gallinari apre la frazione con una tripla e Sacramento rimane annichilita dal cambio di marcia degli ospiti. New York si mette a correre, il Gallo firma un altro canestro pesante poi fa l’abbonamento in lunetta (alla fine realizzerà ben 16 liberi), “Stat” e Chandler segnano a ripetizione e i Knicks diventano incandescenti. L’azzurro produce anche un bel canestro dal perimetro prima della fine di una frazione stellare per a truppa di Mike D’Antoni. Nel secondo quarto gli ospiti mettono a referto ben 40 punti (dopo i 14 del primo) andando al riposo avanti 54-49.

New York non rallenta — Nel terzo quarto New York non rallenta. Stoudemire continua a produrre, Gallinari va subito in lunetta poi si regala un’altra tripla. I Knicks aumentano il proprio vantaggio, arrivando all’ultima frazione con l’inerzia del match saldamente nelle proprie mani. I canestri di Douglas e Stoudemire e i soliti liberi di un Gallinari in splendida forma permettono alla squadra della Grande Mela di arrivare al +13. Sembra tutto facile, anche perché Sacramento perde lucidità in attacco. Ma anche contro una squadra in piena crisi i Knicks riescono a complicarsi la vita. L’ex milanese Beno Udrih e Tyreke Evans suonano la carica, i Kings con il cuore più che con la testa, tentano la disperata rimonta, e, aiutati dagli errori degli ospiti, arrivano addirittura al -2 a meta’ frazione. Stoudemire e compagni però scacciano in fretta tutti gli incubi di Mike D’Antoni. New York risponde al ritorno della squadra californiana con un parziale di 9-2 e, una volta avanti, negli ultimi minuti dalla lunetta mette al sicuro il risultato. I Knicks, seppure rischiando più del dovuto, regalano finalmente una soddisfazione ai loro tifosi e un minimo di tranquillità a coach D’Antoni.

Sacramento: Evans 23 (9/18, 1/4), Landry 21, Udrih 18, Cousins 15. Rimbalzi: Cousins 10. Assist: Evans 5.
New York: GALLINARI 27 (1/3 da due, 3/5 da tre, 16/17 ai liberi), 4 rimbalzi in 41’. Stoudemire 27 (11/19), Felton 16. Rimbalzi: Stoudemire 10. Assist: Turiaf 4.

tratto da Gazzetta.it

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