La Serbia elimina la Spagna, in semifinale affronterà la Turchia

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Velickovic abbraccia Teodosic dopo la tripla decisiva. Reuters
Velickovic abbraccia Teodosic dopo la tripla decisiva. Reuters

Serbia-Spagna 92-89
Una tripla straordinaria da almeno 8 metri di Milos Teodosic a 3″ dalla fine dà alla Serbia il successo sulla Spagna per 92-89 che vale la semifinale mondiale. È l’epilogo meraviglioso di una partita di una bellezza, durezza e tensione unica, che i serbi hanno meritato di vincere, ma che il talento della Spagna campione del mondo e d’Europa in carica ha “rischiato” di ribaltare quando ormai tutto sembrava compromesso. Pau Gasol c’è, ma è con le cuffie, e commenta per la tv. La differenza si vede: la Serbia prende subito in mano la partita, con 11 punti di Bjelica, opzionato da Treviso ma poi andato a Vitoria, e 11 di Velickovic nei primi 7’ (23-13, con un 10-0). E’ la solita Spagna, che non ingrana col quintetto titolare dei big, e recupera con le seconde linee attorno ad un grande Navarro che chiude a 13 il primo quarto. Anche la Serbia ha grandi risorse: Krstic entra solo nel secondo quarto, la Spagna senza Rubio risale a -1 con Llull e Vazquez (29-28), ma i serbi sono incredibilmente aggressivi e i campioni d’Europa finiscono per accontentarsi di tirare da tre. Non funziona. L’entrata in partita di Teodosic e di Keselj, altro 22enne di un gruppo di 24 anni di media, porta la Serbia al +8 dell’intervallo, nonostante i 16 punti di Navarro e tre triple di Garbajosa. Rudy Fernandez e Rubio, assist a parte, sono fantasmi. E’ un’altra Spagna quella che torna in campo: Rudy segna i primi punti, Garba firma l’8-0 del sorpasso (52-53) ed è ancora l’ex giocatore di Treviso e Toronto a capitalizzare la grande difesa di squadra. La gara è durissima, Scariolo rinuncia a Rubio (solo 3 punti, male) per giocare con Navarro e Llull assieme, ma la differenza la fa Velickovic, un 2.07 veloce, che batte sistematicamente Garbajosa e Reyes. Crescono Krstic e Gasol, la Serbia ha qualcosa in più, gioca con la maturità di una squadra anziana sulle debolezze degli avversari e con il rookie Savanovic, il più vecchio del gruppo (27 anni) ma debuttante in nazionale, si trova +8 all’inizio dell’ultimo quarto. La Spagna con Rudy e Navarro rientra fino a -3 (79-76) ma due triple, contro la zona, di Bjelica e Savanovic (10 punti nei 6’ iniziali dell’ultimo quarto) portano la Serbia a un passo dalle semifinali (86-78). Un rimbalzo in cielo di Rudy, che realizza 15 punti tutti nel secondo tempo, un suo uno contro uno, una tripla di Navarro che ne impatta un’altra, straordinaria in controtempo, di Keselj fanno vivere un finale ancora più entusiasmante di una già meravigliosa partita. A 25″ dalla sirena, un’invenzione di Navarro dà a Gasol la palla del pareggio (89-89), la Serbia aspetta il 23″ dell’azione decisiva per trovare con Teodosic la tripla da 8 metri della semifinale. La Spagna ha 3″, Garbajosa perde palla. I re abdicano, i serbi meritano di sognare ancora.
Serbia: Keselj, Velickovic 17; Savanovic 15, Bjelica 14.
Spagna: Navarro 27, Garbajosa 18, Fernandez 15.

Iliyasova al tiro contro la Slovenia. Ciam-Cast
Iliyasova al tiro contro la Slovenia. Ciam-Cast

Turchia-Slovenia 95-68
La Turchia di Boscia Tanjevic raggiunge il primo, grande obbiettivo del suo Mondiale: lotterà per le medaglie. Batte la Slovenia 95-68 in una partita senza storia e affronterà la Serbia in semifinale. La gara dura pochi minuti, la squadra di papà Becirovic non può nulla contro la strapotere fisico (e tecnico) degli avversari che la costringono a tirare col 35%. Ma la Turchia non solo è enorme, corre e si passa la palla (24 assist, 7 di Turkoglu) risultando una macchina perfetta per il basket di oggi. Nachbar coglie Turkoglu nel sonno e la Slovenia parte bene, ma la Turchia rientra subito con il nuovo giocatore dei Phoenix Suns e Ilyasova, concludendo il primo quarto con un 10-0 (27-14). E quando entra Guler, capitalizza palle recuperate ed errori sloveni con una micidiale transizione fino ad un rapido +21 (44-23). Qui Boscia Tanjevic esagera: ha già tre giocatori sopra i 2.08 in campo, rimette anche Turkoglu da guardia ottenendo un quintettone da 206 centimetri di media, che difende a zona. Il sogno di una vita, la fluidità si perde un po’, ma la Slovenia è sopraffatta dall’enormità degli avversari e non riesce a rientrare. E quando i turchi tornano alla normalità con Ilyasova, il vantaggio si dilata fino al +28 del 30’. Game Over, nonostante la classe dell’ex milanese Becirovic, 6 assist. La Fiba, intanto, ha diramato la suddivisione per continente degli 11 posti all’Olimpiade di Londra (uno va alla squadra campione del Mondo): 7 sono diretti, 4 usciranno da un torneo preolimpico (i posti tra parentesi). Eccoli: Africa 1 (2), Americhe 2 (3), Asia 1 (2), Europa 2 (4), Oceania 1 (1) Solo le finaliste del prossimo europeo andranno direttamente a Londra.
Turchia: Ilyasova 19, Guler 12, Onan, Tunceri, Turkoglu 10.
Slovenia: Becirovic, Nachbar 16, Slokar, Brezec 10.

tratto da gazzetta.it

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